Niente taglio all’aliquota Ires, ecco quanto ci costa

Nei primi nove mesi dell’anno incassati 16,8 miliardi. E l’acconto resta a quota 101,5%

L’ultimo annuncio del premier di Matteo Renzi mette una pietra tombale sulla speranza di vedere ridotta (o addirittura abolita) l’Ires, l’imposta sul reddito delle società nel 2016. Anche quest’anno niente taglio Ires.

Con Renzi, niente taglio dell’aliquota Ires

Il costo della mancata riforma si evince dalla tabella. Ecco cosa vuol dire: niente taglio Ires quest’anno. Nei primi 9 mesi dell’anno questa tassa ha portato nelle casse dello Stato 16,8 miliardi, in crescita rispetto ai 16,6 dei primi mesi dell’anno precedente quando tutto il gettito Ires è stato pari a 32,3 miliardi, in calo del 19,2% sul 2013.

Questo dato è stato influenzato da una crescita delle aliquote Ires per il settore assicurativo e finanziario e se si esclude questo comparto, nel 2014, gli incassi da Ires hanno visto una diminuizione di 980 milioni rispetto al 2013. Ciò è dovuto al semplice fatto che nel 2013 gli acconti Ires sui profitti delle società sono stati aumentati al 102,5%: di conseguenza nel 2014 ci sono stati meno versamenti a saldo. Nel 2014 gli acconti Ires sono stati unificati e portati al 101,5%.

I dati si riferiscono al: gennaio settembre 2015

Fonte: Mef

Leggi anche: Il bilancio europeo: tasse su, meno spesa

Lo Stato ingrassa grazie al calcio

Ti piace citare i numeri veri quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri e le ultime notizie; restare aggiornato sulle principali news (con dati rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.